NUOVI ITINERARI ALLA SCOPERTA DI PAVIA

Racchiuso tra pianura, colline e Appennino, il territorio della provincia pavese regala piacevoli momenti all’insegna di arte, natura ed enogastronomia. Ho trascorso un week end alla scoperta di questa terra insieme a un gruppo di giornalisti e tour promoter, ecco il reportage del viaggio.

Primo giorno: alla scoperta delle cantine nell’Oltrepò Pavese.

LE VALLI DEL VINO

L’Otrelpò Pavese è costellato da piccoli pittoreschi borghi e da molte aziende vinicole. Da almeno due millenni la storia delle valli dell’Oltrepò s’intreccia con quella del vino grazie alle caratteristiche morfologiche del territorio. Le produzioni tipiche di questa zona sono la Bonarda e il Pinot nero. Abbiamo visitato tre aziende vinicole, non proprio vicinissime una all’altra (mettete in conto una quarantina di minuti per ogni spostamento!)

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Azienda Agricola Calatroni

Prima tappa è l’azienda agricola Calatroni nel comune di Montecalvo Versiggia, al confine con Santa Maria della Versa. La conduzione è familiare e l’azienda dispone anche di un agriturismo, Calice dei Cherubini, dove è possibile pranzare o fare degustazioni con successive visite dell’azienda. Qui vengono prodotte le principali uve oltrepadane, mentre la cucina offre le specialità gastronomiche locali e piacentine.

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Cantine Bruno Verdi

A Canneto Pavese si trova la Cantina Bruno Verdi. La storia della famiglia risale al XVIII secolo quando Antonio Verdi dal Ducato di Parma arrivò nell’Oltrepò. Da allora, ben quattro generazioni si sono succedute nella cura delle terre di famiglia. La cantina conserva ancora i locali della cantina originaria dove sono sistemate le botti di rovere per la maturazione dei rossi, ottenuti con metodi tradizionali al fine di mantenere inalterate le peculiari caratteristiche dei profumi e dei sapori. Le uve destinate alla produzione dei bianchi vengono vendemmiate a mano, in particolare quelle aromatiche del Moscato e del Riesling Renano. Ultima approdo è la Tenuta Mazzolino (il cui nome significa  “ tappa, luogo d’incontro” dal latino “Mansiolum”). La vite di Corvino San Quirico cresce qui da tremila anni. Oggi alle antiche tradizioni si affianca la moderna tecnologia e la passione della famiglia Braggiotti che dal 1980 produce vini di grande qualità: Pinot nero, Chardonnay, Cabernet Savignon e l’immancabile Bonarda.

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Tenuta Mazzolino

Secondo giorno: i principali monumenti di Pavia, le risaie e il parco del Ticino.

ARTE E STORIA

Non si può venire a Pavia senza visitare il caratteristico centro storico pedonale e i suoi monumenti. Se avete poco tempo, potete fare una passeggiata attraversando la città da nord a sud partendo dal Ticino e dal suo Ponte Coperto, che a dispetto dell’aspetto antico, è stato in realtà ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Attraversate il ponte, nel caratteristico Borgo Ticino si nota subito la statua raffigurante una lavandaia mentre poco lontano sorge la Basilica di San Michele Maggiore di epoca longobarda, un tempo cappella e sede di incoronazione di Federico I il Barbarossa. 

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Basilica di San Michele Maggiore Mor65_Mauro Piccardi / Shutterstock.com

Ammirerete la tripartizione della facciata completamente rivestita in pietra arenaria (trasportata dall’Oltrepò Pavese). Osservando con attenzione noterete raffigurati animali mostruosi e una sirena con la doppia coda, simbolo del Male. Proseguite il percorso lungo Strada Nuova , antico cardo romano. Sulla vostra sinistra incontrate l’accesso alla piazza principale, nota come piazza Grande. In questo scorcio medievale si affacciano edifici storici, il Broletto di epoca comunale, la Casa dei diversi, palazzo nobiliare del Seicento e, intravista, la cupola del Duomo. All’estremità della piazza si trova oggi la sede di una banca che ha sostituito l’antico albergo dove alloggiò Leonardo per la consulenza ai lavori del Duomo. Una curiosità: il luogo era la sede del mercato che, a partire dagli anni Cinquanta, si svolge al coperto sotto la piazza stessa.

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Piazza Grande

Merita certamente una tappa il Duomo rinascimentale di Pavia, edificato nel 1488 grazie all’aiuto del cardinale Ascanio Sforza e al progetto dell’architetto Bramante con la consulenza di Leonardo. La cupola è la terza per dimensione in Italia.  Tornando sulla Strada Nuova incontriamo il Teatro Fraschini (più antico del Teatro alla Scala) e l’antica e prestigiosa Università di Pavia dove insegnò anche il Foscolo. L’atrio dell’università si può attraversare per raggiungere rapidamente piazza Leonardo da Vinci dove svettano le torri trecentesche.  Poco più a nord dell’università si arriva al Castello di Pavia che venne costruito come residenza di caccia e svago per la famiglia Visconti e quindi dotato di tutto ciò che serviva a renderlo autonomo: una sala delle armi, una biblioteca, una cappella, tanti camini e un forno. Oggi si conservano solo due delle quattro torri originarie e un lato del castello è stato sostituito dalla mura cinquentesche. Grazie al restauro si possono visitare anche le nuove sale espositive.  

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Basilica di San Pietro in ciel d’oro

A poche centinaia di metri dal castello sorge la Basilica di San Pietro in Ciel d’oro (chiamata così perché anticamente il soffitto era in legno totalmente ricoperto d’oro). I pavesi la chiamano Chiesa di Santa Rita: il 22 maggio, giorno dedicato alla Santa degli impossibili, si svolge la benedizione delle rose, a cui partecipano moltissimi fedeli. Sulla facciata della basilica noterete una terzina del paradiso di Dante in cui si cita la basilica. Dopo questa passeggiata, prendete l’auto per dirigervi alla Certosa di Pavia. Un tempo tra il castello e la Certosa si estendeva il Parco Visconteo, terreno di caccia. Certosa delle Grazie è il suo vero nome in quanto venne costruita per volere di Gian Galeazzo Visconti per la grazia ricevuta di avere un figlio maschio. Fu terminata però nel 1450 da Francesco Sforza in seguito al suo matrimonio con la Visconti.   Vi consiglio di dedicare alla visita qualche ora con la guida, una signora preparatissima e concisa: vi regalerà tra i magnifici spazi del complesso monumentale e delle antiche dimore dei frati una sorta di performance teatrale ricca di aneddoti storici ma anche di veri e propri momenti comici. Da non perdere: i monumenti funebri di Gian Galeazzo Visconti e degli sposi Ludovico Sforza e Beatrice D’este, il coro intarsiato, il chiostro piccolo e il chiostro grande.

Certosa di Pavia

Certosa di Pavia

              LE RISAIE E LE RISERVE NATURALI

Il riso è sicuramente il prodotto d’eccellenza di questa terra. A Groppello Cairoli, a pochi chilometri da Pavia, sorge l’azienda agricola San Massimo, 250 ettari di territorio agricolo dedicato alla cultura del riso nel rispetto dei criteri di eco-compatibilità. Il proprietario organizza visite guidate della tenuta a bordo di mezzi militari durante le quali è possibile avvistare alcuni dei molti caprioli che vivono al riparo della vegetazione. La visita comprende anche una degustazione. La specialità è l’autentico e pregiato Carnaroli, anche integrale. E’ necessario prenotare la vista e la degustazione (prezzo intorno ai 30 euro). Poco distante, nel comune di Zerbolò, all’interno del parco del Ticino e a due passi dal fiume è stato recentemente aperto un ostello Bed andBreakfast.  Il Cascina Venaria è stato ricavato da una tipica cascina della Lomellina ristrutturata secondo i criteri di efficienza energetica. Merita una visita soprattutto perché ospita una colonia stanziale di cicogne bianche: ammirerete da vicino l’eleganza di questi animali e la tenerezza dei piccoli sui nidi.

Per visitare queste zone consultate i quattro itinerari  tematici ideati dalla Provincia di Pavia: castelli e risaieverso l’Alto Oltrepò, le Terre dei re e le Valli del vino.

 

Segno distintivo? Curiosità al 100%. Voglia di scoprire, sperimentare, sapere. Lavoro nel campo del marketing e della comunicazione, ho un debole per la moda e la danza. La mia dimensione ideale è il viaggio, la valigia (ammetto non perfetta, ma piena di cose inutili) il mio accessorio preferito, ma mai l'unico!In fondo sono una gemelli, inquieta e poco costante, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo.

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