Le scene e le battute, le conosciamo a memoria. Come anche le canzoni della strepitosa colonna sonora e i muscoli del super sexy (e compianto) Patrick Swayze, che ai tempi ha fatto sognare più di una generazione di ragazze in cerca del principe azzurro o comunque di una storia d’amore travolgente.
Al Teatro Nazionale, fino al 28 dicembre, in locandina c’è Dirty Dancing, versione musical del film dell’87, premio Oscar per la ballata (I’ve Had) The Time of My Life, storia d’amore anni Sessanta fra un playboy e una ragazzina di buona famiglia.
Il protagonista, fisicato al punto giusto, è il talentuoso Gabrio Gentilini, già visto interpretare La febbre del sabato sera nei panni di Tony Manero, dove non faceva rimpiangere John Travolta. Baby, nel film Jennifer Grey (chi?), sul palco vola leggera grazie a Sara Santostasi, minuta e graziosa.
I fan riconosceranno la fedeltà della ricostruzione teatrale. Scenografie, costumi, coreografie, sceneggiatura e canzoni (in inglese, grazie a Dio!) rispecchiano e rispettano la pellicola in maniera quasi maniacale.
Per tutti gli altri, uno spettacolo piacevole, solo un po’ lungo (almeno un paio di sketch sono probabilmente superflui) nell’atmosfera sempre coinvolgente del Teatro Nazionale.
Anche se, quest’anno, niente red carpet all’ingresso, né troppa aria di festa. Ero presente, infatti, alla prima del musical: sold out, applausi a scena aperta e qualche vip. Nelle prime file anche la coppia super glamorous Federica Nargi-Alessandro Matri.
Vi segnalo la novità di quest’anno: è possibile acquistare un pacchetto che permette di visitare il backstage e incontrare il cast. Inoltre è compreso qualche gadget del merchandising, il programma di sala, free drink, guardaroba e ovviamente il biglietto per lo spettacolo, tutto in un unico ed esclusivo special pack.
Informazioni: www.dirtydancingmilano.it