Dress code: total white, ma questa volta non è si tratta di uno dei soliti (spesso pretenziosi) party milanesi.
È la Cena in bianco, il secret dinner nato a Parigi che da tre anni spopola anche a Milano.
Le regole del gioco sono semplici, ma non banali. Serve un location che resti segreta fino all’ultimo giorno, piatti rigorosamente in ceramica e tovaglie bianche portate da casa, così come sedie e tavolini. Anche gli abiti come già detto devono essere bianchi, meglio se con un tocco vintage. Il resto la fa la voglia di vivere la città e condividerla, per un evento un po’ bohemienne, ma in versione 2.0.
E così è stato ieri sera, 3 luglio, ai Giardini Montanelli di Porta Venezia, alla fontana davanti a Palazzo Dugnani. Il colpo d’occhio lasciava senza fiato, soprattutto allo scoccare delle 11, quando i partecipanti hanno acceso le stelline di capodanno e lanciato in aria le lanterne di carta cinesi. A mezzanotte, come insegna Cenerentola, l’incantesimo è svanito: tutto è stato sistemato e ripulito perché la coscienza green faceva parte del menù.
Quest’anno dedicato all’artista milanese Piero Manzoni (celebre per le sue Achrome, la serie di tele bianche di recente in mostra a Palazzo Reale), l’evento è stato organizzato come sempre tramite i social, soprattutto Facebook, da Cenaconme! (capeggiato da Alessandra Cortellezzi e dalla gallerista Rossana Ciocca).
Un modo originale per imparare ad amare di più questa città e dimostrare che i suoi cittadini non sono poi coi freddi.
Per il resto, come diceva il poeta inglese Walt Whitman: “Eravamo insieme e tutto il resto l’ho scordato!”.