Fino al 9 marzo a Palazzo Reale
« Amo essere superficiale» diceva il re della pop art americana. Più o meno quello che molte di noi affermano con ostentata sicurezza di fronte al fidanzato appena rientrate a casa con l’ennesimo paia di scarpe o la nuova borsa must-have! L’effimero, il mondo della moda, del cinema e delle celebrities hanno sempre esercitato su Warhol un’attrazione fatale. E la sua arte, dalla scelta dei soggetti all’utilizzo dei colori sgargianti, è qui a ricordarcelo. A Palazzo Reale è esposta, fino al 9 marzo, la collezione Brant, amico intimo di Warhol con cui l’artista ha condiviso gli anni culturalmente più vivaci della New York dai ’60 agli ’80. La mostra è un percorso alla scoperta del moderno concetto di icona, nel senso laico e pop, proprio come la sua arte. Dai divi del cinema alle bottiglie di Coca Cola fino alla rivisitazione di opere d’arte come la Monna Lisa o il Cenacolo di Leonardo, tutti i suoi soggetti sono stati democraticamente trattati con tecniche innovative, la serigrafia e l’ossidazione tra le altre, ottenendo un impatto figurativo totalmente nuovo. Warhol iniziò la sua carriera come art director a Glamour e Vogue, e appena sbarcato a Ny in cerca di fortuna (il papà era un minatore emigrato dalla Cecoslovacchia) lavorò anche come vetrinista da Tiffany. Stimoli e suggestioni in più per conoscere da vicino un artista sempre attuale. Che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’arte in tutte le accezioni.
Info: www.warholmilano.it
Rocco
Andy ha segnato un’era. È stato il primo photoshopparo, quando i PC ancora non esistevano. Grande!